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54 | re baldoria |
TRIGLIA
Spronando violentemente la propria cavalcatura, si spinge innanzi, ritto sulle staffe, e la sua rauca voce si frantuma in iscoppi brevi che finiscono in un penoso balbettìo.
Sire! Sire!... A voi salgano gli omaggi dei nostri ampi stomachi devoti e riconoscenti!... Intestino degl’Intestini!... Ma... (Un grido arrogante) per pietà... per pietà... ve ne supplichiamo... in nome delle vostre viscere benedette da Dio, dateci da mangiare!... Del pane! Del pane, per carità!... Da otto giorni, non assaggiamo cibo!... È un’infamia! È un tradimento!...
SOGLIOLA.
Sire!... voi ci prometteste, nelle vostre più recenti pergamene, di mandarci incontro delle milizie recanti vettovaglie in abbondanza!... Voi ci prometteste, sulla fede del vostro suggello ombelicale, di far preparare per noi delle fermate ristoratrici, di cento in cento leghe, sulla grande Strada Intestinale... e non abbiam trovato nulla di tutto questo!... Così, furono imperdonabilmente offesi dei Re, dei Principi e dei Cavalieri che provengono in linea diretta dall’Intestino di Dio!... (Alzando la voce) Dateci di che pranzare, immediatamente, ammutineremo contro di voi tutte le cucine della terra!... Poiché, sappiatelo, tutti gli stomachi sono sconvolti e indignati pel digiuno disonorante che la vostra forchetta impone loro!
RE BALDORIA.
Anche il mio stomaco regale è in ribellione contro il digiuno! Sentite come parla! (Alzando