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RE BALDORIA.

La vostra proposta è generosa... Ma io non posso consegnarvi le cucine e le cantine prima d’aver dato da mangiare ai vassalli, che son digiuni già da otto giorni!

SOFFIONE.

Badate, sire... Tardare è spesso funesto!... L’Intestino del Paese è nelle nostre mani... Se rifiutate di affidarci immediatamente tutti i domini di Panciarguta, non sappiamo che cosa potrà avvenire di voi!... Pensate... Tutto è pronto... In un attimo, noi possiamo scaraventare contro di voi la rivoluzione di tutti gli stomachi!

RE BALDORIA

pallido dal terrore:

Ebbene... sì!... Accetto! Accetto, miei cari Guatteri... Ah! no... Scusate! volevo dire miei cari Cuochi!... Fate... fate! Sono contentissimo! Il Castello è aperto!... Potete entrarvi (Si fruga nelle tasche) Ecco la chiave del tesoro... E tu, Masticafiele, apri le cantine a questi signori... E tu, Pancotto, conduci i miei nuovi, dilettissimi Cuochi nel mio orto degli asparagi!... E voi, servi, affrettatevi a scacciar la folla dal giardino reale!...

MASTICAFIELE

verde di bile, feroce lo sguardo:

Ma... Sire... Sire!... È possibile?