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atto primo 47

SOFFIONE.

Ci obbligheremmo, pena la vita, ad offrire a Vostra Maestà, ai vassalli, ai ministri e a tutti i Citrulli affamati un banchetto pacificatore degli stomachi e degli animi, un gran banchetto definitivo, tale da soddisfare tutti gli appetiti!

RE BALDORIA.

E che farò, io, in quelle ventiquattr’ore?

SOFFIONE.

Faremo trasportare nel parco il vostro trono... La temperatura è mite, e, al rezzo di questa quercia, per esempio, starete ottimamente... (Il Re tace, profondamente perplesso) D’altronde, voi continuerete, sire, a governare, ad amministrar la giustizia e a ricevere gli omaggi dei Citrulli, secondo le vostre regali abitudini...

RE BALDORIA.

Ah! come sono infelice!... I miei nemici mi canzoneranno, si burleranno di me... Diventerò ridicolo, agli occhi del mio popolo!.. Ma, d’altra parte, dite, come potrete saziare, voi, tutti gli affamati?...

SOFFIONE.

Li sazieremo tutti, li rimpinzeremo di vivande... siatene certo! E il banchetto, anzi, sarà tanto copioso, che essi potranno rendervi gli onori supremi col puro incenso dei loro stomachi riconoscenti!