Pagina:Marinetti - Re Baldoria.djvu/58

46 re baldoria

la responsabilità e tutti gli onori del suo grado supremo... Nessuno de’ suoi dipendenti poteva permettersi di ammannire una salsa!...

RE BALDORIA.

Dunque, come avete potuto diventar mastri di cucina?...

SOFFIONE.

Abbiamo tanto osservato, e sì attentamente, l’operar sapiente ed ispirato di Panciarguta, che ormai ci sentiamo capaci di comporre dei pasticci inimitabili e delle salse paradisiache!... D’altronde, vi son note, Maestà, le condizioni disperate dell’Intestino Universale, e sapete che disordine regna nelle cucine...

RE BALDORIA.

Basta! Lo so. Questi non sono che antipasti nauseabondi. Passiamo alle portate consistenti... Che cosa mi offrite?

SOFFIONE.

Voglia la, Maestà Vostra cederci la proprietà assoluta del Castello Reale, e mettere a nostra disposizione gli scrigni del tesoro culinario, i refettori, i pollai, i frantoi, i granai, le panetterie, le dispense, i parchi del bestiame... tutti i domini, insomma, del defunto Panciarguta... per ventiquattr’ ore soltanto.

RE BALDORIA.

Voi burlate!.. E che fareste, se vi accontentassi?...