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atto primo | 33 |
PANCOTTO
che, in estasi, non l’ascolta:
Ecco... ecco delle cifre abbaglianti che giova far rifulgere con gran pompa sulle moltitudini, per empir di stupore gli stomachi furibondi degli Affamati! (Facendo schioccar la lingua) Ah! com’era contenta, la folla, al vederci mangiare alla tavola reale! Ci contemplava attraverso le vetrate, e aveva sorrisi di profondo benessere!.. Vedo ancora, nella mia memoria, quegl’innumerevoli volti, pallidi ma felici, che ammiravano in estasi la nostra sublime, la nostra incommensurabile ingordigia, seguendo cogli occhi l’andirivieni delle nostre forchette e le nostre bocche instancabili che masticavano senza posa e che sputavan lontano i noccioli delle frutta candite!... Frattanto, gli araldi s’aggiravano in mezzo alla folla con vasti stendardi di velluto roseo sui quali la lista delle vivande reali era ricamata a lettere d’oro incrostate di pietre preziose... Lo stile di quelle liste era sì dolce e saporoso che tutti gli affamati ne gustavano lungamente la lettura, leccandosi le labbra come fanno i gatti!
ANGUILLA
sghignazzando:
Di’, piuttosto, leccandosi le orecchie! La fame infatti, allungava loro smisuratamente la lingua!...
RE BALDORIA
E i banditori cantavano le meraviglie della lista reale in un tono di melopea sì soave e con accenti sì melodiosi, che la folla ne era deliziata