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atto primo 23

MASTICAFIELE

battendogli piano sulla spalla:

Eviti la Maestà Vostra d’intenerirsi oltre misura... Il pianto è volgare ed assolutamente indegno della Reale Forchetta. Inoltre, i singhiozzi affaticano lo stomaco!... Coraggio! Procurate di distrarvi, Maestà...

RE BALDORIA.

Sì, amico mio... Evitiamo di affaticare il nostro augusto stomaco, da cui dipende la felicità dei Citrulli!... Ma dimmi: hai tu provveduto alla magnificenza dei funerali?... Io sono tanto addolorato, vedi, da non potermi occupare di nulla!...

PANCOTTO.

Sire, i funerali son degni del cuoco più illustre che sia mai esistito... Durante la notte scorsa, furono rinnovate le diecimila torcie di strutto profumate di menta e di basilico... E almeno cento de’ vostri cuochi rimasero tutta la notte inginocchiati intorno al feretro, per turno. Il popolo, ve l’assicuro, si mostra colpito da una grande ammirazione per la saggezza del vostro stomaco riconoscente.

RE BALDORIA.

Ah!

Singhiozza forte.

PANCOTTO.

Che avete, Sire?