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atto primo | 17 |
L'IDIOTA
appollaiato su un albero morto.
Ah! che bello spettacolo!... (Indicando con un gesto infantile i sontuosi panneggiamenti del feretro) Sono maravigliose, quelle pernici ricamate in oro sul velluto nero!... Ed ecco de’ bei maccheroni fumanti, di porpora e d’argento!... Ecco dei tacchini di seta color carne damascati di tartufi adamantini!... E quelle salse color di rubino... Ah! Veri rubini intessuti nel panno!...
GLI AFFAMATI.
Viva la pancia di Fra Trippa!
L'IDIOTA.
Io canterò l’appetitosa magnificenza del feretro... ed anche il ventre di Fra Trippa, gonfiato dalla brezza propizia, come una vela tesa sull’albero! Che funerale!... Ma chi è morto?
I GUATTERI.
Silenzio, vile stomaco rattrappito... intestino inodoro!... Giù da quell’albero!...
GLI AFFAMATI.
Sì! Scendi, Idiota! Scendi a terra!...
Squassano il tronco, per farne cadere l’Idiota.
L'IDIOTA.
È veramente una festa più bella di quella del Corpus Domini. Certo, si saccheggiarono tutti i