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SANTA PUTREDINE.

E mangiateli, dunque! Decidetevi! Questo non calmerà il vostro appetito!... E non avrete un’oncia di felicità... La felicità è altrove!... (Facendo un gran gesto verso l’orizzonte) Ptio!... Ptio!... Svegliati!... (Indicando il cranio infranto dell’Idiota) Vuoi mangiare questo bianco cervello impregnato d’azzurro?...

IL VAMPIRO PTIOKARUM.

No!... Mi ripugna... come gli altri, mammina!... E ho già fatto un’indigestione di Citrulli! Sono... stanco! (Si addormenta)

A queste parole, Santa Putredine afferra il Vampiro e gli apre per forza il becco triangolare, che vomita sangue densissimo. Questo sangue cola come un ruscello rosso, che si gonfia, diviene un immenso torrente, e, innondando la scena, cala sulla tragedia come un sipario supremo


FINE