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265 atto quarto

la felicità triste e tutta l’essenza amara dell’umanità!... Ha essa uno scopo?... Uno scopo?... Il mondo non può averne alcuno, poichè uno scopo è un limite... La speranza di un banchetto magnifico è la conseguenza di un certo grado di attività sanguigna!... E, pure essendo state mille volte deluse, le loro cellule bramose non si scoraggiano!...

Il Vampiro Ptlokarum si addormenta e rimane insensibile alle carezze di Santa Putredine.

SANTA PUTREDINE

volgendosi verso gli Affamati che hanno circondato da ogni parte il Re, i Ministri e i Vassalli, nascosti sotto le loro tinozze, vede ad un tratto il cadavere dell’Idiota, e, alzando le Toce, riprende la sua cantilena;

Sono io che riscaldo i fosfori del genio e della demenza poetica entro cranii eletti, perchè passino, portatori di fuoco astrale!... Perchè passino vilipesi, schiaffeggiati, insultati dalla folla!... Sono io che li condanno ad un triplice inferno!... Il mio alito fetido dà il ritmo de’ bei canti... le divine cadenze del genio!... Il mio alito di letame dà vita alle rose ideali!... Il mio alito gonfia, solleva e lancia sul curvo dorso della terra, come cateratte di Stelle, i meravigliosi poemi ebbri di lussuria, d’orgoglio, di amore e di ambizione... torrenzialmente, nell’infinito, dove il tempo e lo spazio perdono il loro nome! Viva, dunque, l’eterna fame d’impossibile felicità!

FAMONE

ritto sulla tinozza capovolta sotto la quale sta nascosto Re Baldoria:

Con tutti i nostri denti rinati, con le nostre