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263 | atto quarto |
Non ha aroma!... Oh! mammina mia!... Ho sonno!
SANTA PUTREDINE.
Presto!... Di’ la tua lezione!
IL VAMPIRO PTIOKARUM
sonnecchiando, dice stentatamente la lezione, come un fanciullo fra le braccia della madre, con voce monotona e ingenua:
Ho imparato a memoria alcuni pensieri di moribondi, che ho letti nel loro sangue.. Desiderio! Desiderio!... Fervore sacro dell’eterna fame!... Desiderare tutte le carni della terra, con acuti denti!...
SANTA PUTREDINE
in disparte:
Essi hanno persi i loro denti... Ma questi rispunteranno!...
IL VAMPIRO PTIOKARUM
facendo sforzi per non chiuder gli occhi:
Trovar l’estasi dappertutto!... in ogni cosa!... ed amarla perdutamente!... Bramare tutta la natura, aprendo le braccia... tendendo le labbra!... Abbracciare in un vasto sogno d’amore gli uomini e le cose... senza fermarsi al possesso... Consumarsi nella brama sfrenata di tutte le apparenze succulente e luminose del mondo!... È buono cattivo, questo desiderio?... che importa?... Quel ch’è essenziale, è il desiderare!...
Si addormenta
SANTA PUTREDINE.
Davvero, tu ne sai più di me, Ptio!... Tu fru-