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262 | re baldoria |
UN AFFAMATO.
No! No!... È impossibile! Cerchiamolo, e ammazziamolo! (In disparte) Lo ucciderò volontieri, per abolire la sua chiesa e i suoi santi!... Sono abbastanza dotto, io, per fondare una nuova religione, della quale sarò il papa, il messia, il Dio!... E le vergini immacolate verranno ad offrirmi la loro verginità!...
SANTA PUTREDINE
si volge verso la finestra aperta e chiama con voce monotona:
Ptio! Ptio!... Ptiooo...
IL VAMPIRO PTIOKARUM
entra dalla finestra e va ad appollaiarsi sul braccio teso di Santa Putredine, la cui rossa testa solare ha sorrisi materni, carezzevoli:
Eccomi!
SANTA PUTREDINE.
Ptio!... Sappi che li ho risuscitati per te!... Infracidivano come canapa, ed eccoli, tutti in cammino verso l’eterna primavera della fame e della sete!... Ptio!... Ptio!... Hai bevuto qualche sorso di sangue umano? Ed hai trovato in quei dolci vini qualche sapore inatteso... qualche pensiero profondo?...
IL VAMPIRO PTIOKARUM
fissa co’ suoi occhi tondi Re Baldoria, i Ministri e i Vassalli, che, indietreggiando sempre, davanti alle jene di Famone, si sono a poco a poco stesi a terra, insinuandosi sotto le loro tinozze capovolte.
Non è affatto buono, quel vino vermiglio!...