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259 | atto quarto |
da acrobata!... Quella piccola scimmia nera ci rode i muscoli, fa cricchiare le nostre ossa come noci e beve nella tazza slabbrata del nostro cuore!... Non dobbiamo aver paura! Ridiamo piuttosto!... Verrà una sera, in cui, emergendo col capo dalla nostra gola, la scimmietta verrà ad affacciarsi alle nostre labbra, e, per non ferirsi le braccia, ci strapperà i denti!... È veramente inutile aspettarla!...
SANTA PUTREDINE.
Io sono il letame divino che ingrassa la terra... Io sono l’alito caldo che vapora dalle pianure, come da tini pieni d’un mosto infernale!... Io sono il sublime concime che feconda le valli ribollenti di bitume... Il mio gesto incendia le paludi e ne provoca l’ebullizione... Io presiedo al prodigioso parto delle terre grasse, gonfie di escrementi... Da una ovaia elastica, fetida e misteriosa, sorge il mio corpo formato di vapori pestilenziali... e la terra bruna dalle mille sfumature carbonose e lustreggianti... la terra grondante di zuccheri brucianti, si screpola e scoppia sotto il mio passo vellutato di fuoco!... L’argilla bionda e fulva, l’argilla serica e carnosa trasuda per me un liquore abbominevolmente stomachevole!... prodigiosi escrementi dell’uomo, che fate sbocciare frutti d’oro!... gialla linfa delle uova lungamente covate, in cui si cuoce il corpo implume d’un pulcino vivo!... mestrui, satanici filtri dell’amore eterno!... bramanti liquori fetidi che sprizzate dalla matrice squarciata dal feto!...
Io sono la vita incessante, che pullula nella