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209 | atto quarto |
il cuore, il cervello, le budella... e ho nuotalo, nelle onde del mio vomito!... Anzi, interamente liquefatto, sono divenuto l’inondazione di quel bastimento idropico!...
RE BALDORIA
sghignazzando:
Basta, Pancotto!... Il tuo sogno è stomachevole!... Però, è anche filosofico, e armonizza perfettamente con la delicatezza dello Stomaco Universale!...
LA VOCE DI UN DIVORATO
in fondo al refettorio, lontana, vaga:
Sono io!... Triglia... Il tuo vassallo amatissimo!... Aiuto!
RE BALDORIA
a Pancotto, continuando:
Ti do pieni poteri per liberare i Vassalli e... i nostri carissimi Guatteri. (A Fra Trippa) Tu lo aiuterai in questa opera saggia... (A Masticafiele) Anche tu, amico!... Ma sii calmo... e mansueto!
LA VOCE DI UN DIVORATO
in fondo al refettorio:
Pietà!... Sono io! Sono Soffione! Pietà di me!... Pancotto, Fra Trippa e Masticafiele scendono dalla tavola e s’allontanano verso il fondo del refettorio, rimboccandosi le maniche.
ANGUILLA.
Sire! Sire!... Ascoltiamo l’Idiota, che ha certamente da dirci qualcosa di molto istruttivo!