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205 atto quarto

la mostra dura fatica!... Riposando, ci scambieremo le nostre impressioni... La nostra avventura, infatti, non fu certo banale!

Egli tien ritta sulla coscia scarna la sua lunga spada fronzoluta di budella.

Aspettate... Bisogna ch’io mi sbrogli la memoria!... Mi sembra... mi sembra di aver fatto un lunghissimo viaggio, attraverso i deserti dell’Africa, nel mese in cui l’aria vi è più ardente...

Intorno a me, sopra di me, si agitavano convulsivamente specchi acciecanti d’azzurro, di sabbia e di rocce arroventate!... Ero seguito da una carovana, carica dei doni meravigliosi che portano al re dei Gallanuri, mio amico... Andavo dunque, così, cullato mollemente in una lettiga sulle spalle ritmiche de’ miei schiavi, come su un’altalena... Tanto languidamente cullato, che mi assopii...

Costeggiavamo il Nilo, tra il fetore muschiato dei cammelli e il tintinnio monotono, abbrutente dei loro campanelli... A quando a quando, urli di belve sembravano esasperare la torrida caldura... Ad un tratto, i miei portatori dissero lamentevolmente:

«Sire, c’è una grotta fresca, qui, in riva al Nilo!...

«Entriamoci! diss’io.

«Ahi! ahi!... Attenti alle stalattiti! gridarono i portatori! Abbassate la testa... La soglia è irta di rocce puntute!...

Ed entrammo così, senza saperlo, fra le mascelle di un coccodrillo enorme, che inghiottì la mia lettiga e tutti i miei schiavi!... Siccome faceva molto caldo, in quell’oscurissima pancia, e siccome vi regnava un tedio da non si dire, i miei