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crine della tua cotenna pidocchiosa... ogni membro del tuo lurido corpo... maledissero te, i tuoi antenati e tutti i tuoi discendenti!...
Famone china il capo, come colpito da una mazzata, e rimane immobile contro lo spigolo della tavola.
ANGUILLA
rivolto ad Alkamah che si allontana, appoggiandosi pesantemente al suo bordone e va a sedersi su uno sgabello vicino al braciere:
L’hai ucciso!.. Ora bisogna che qualcuno improvvisi una orazione funebre! (A Fra Trippa) Amico! Io vedo il defunto Re Baldoria, che si beffa di me, tra i denti di Famone!... E quel maledetto braciere mi fa boccacce, mostrandomi la sua lingua d’oro. Ma dimmi... Pappone e Salame ci guardano fissamente... Hanno mangiato bene?...
FRA TRIPPA.
Delle conserve di carni reali, non han voluto saperne!... Mio Dio!... Ora fanno schioccar la lingua, guardandoci... Mi sento venir meno!... E che sonno!...
ANGUILLA.
Punge Fra Trippa con la propria forchetta.
Non addormentarti!
FRA TRIPPA
trasalendo spaventato nel sonno e piegandosi verso l’estremità della tavola, per allontanarsi da Pappone quanto più può:
Ahi! Ahi!... Tu hai ragione Anguilla... Pappone e Sailame ci divoreranno!.. Che vuoi? Ho