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170 | re baldoria |
Ben vengano dunque i chioccioloni musulmani prostrati che si trascinan dietro le loro portatili moschee e i loro tappeti intessuti d’argento!... Ben vengano anche tutti i vecchi rospi, maschi e femmine, che la sera si concedono sollievo, col deretano nell’acqua e coi pugni sui fianchi come le comari, masticando le stelle, noci dorate che croccano fra i loro denti!...
ALKAMAH.
Sono tutti in cammino... scarabei e lumache...scorpioni e scolopendre... vermi e rospi... Tutti in cammino per venire a conquistare questo castello in rovina e a dormire entro i vostri corpi in putrefazione!...
FAMONE
balbetta macchinalmente parole vaghe. I bagliori falotici del braciere illuminano confusamente, a quando a quando, la sua enorme figura abbiosciata in capo alla tavola
Ahi! Ahi!.. Anguilla!.. Non puoi tu darmi sollievo?... C’è qualcuno che mi zappa nello stomaco!... Difendimi!...
Sussulta, in preda alle nausee della sua formidabile indigestione e dell’ubbriachezza
ANGUILLA.
Diamine!... È Re Baldoria, che si scava la propria fossa entro il tuo stomaco!... Eccoti divenuto un cimitero di Re!... Puoi vantartene!...
FAMONE
contorcendosi dal ridere:
Sì!... Sì... L’ho inghiottito intero!.. Così... piegato in due!... (Durante una breve tregua de’