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168 | re baldoria |
tite dagli stagni!... Ma l’anno venturo saranno il doppio... poiché la peste devasta il regno dei Baccelloni, là, sull’altra riva...
FAMONE
galleggiando nella sonnolenza lugubre e tormentosa dell’incubo, balbetta con voce soffocata:
La peste.. devasta... il regno dei Baccelloni! (Ripetendo macchinalmente) La peste... devasta... Moriranno tutti!... Tutti!.. Anche mia moglie!... anche mio figlio!...
PAPPONE
ubbriaco fradicio, cogli occhi fuor dell’orbita:
I Guatteri... quei traditori... hanno dimenticato la cosa più essenziale!... Avrebbero dovuto servirci delle donne giovani, calde e succulente d’amore... delle donne dal seno turgido e fumante di desiderio!...
FRA TRIPPA.
anch’egli ubbriaco:
La donna... Non è punto agevole tenerla in un piatto!
ANGUILLA.
Ed è ancor meno facile digerirla!... Le donne portano la rivoluzione nello stomaco e nell’intestino... Bisognerebbe condirle sempre con quelle salse amare che inventarono i poeti.
FRA TRIPPA.
Le assaggiai, qualche volta... in gioventù!...