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sul pergamo, e gridò: «Miei carissimi Mangioni... Te Deum laudamus!... Il priore ha potuto turarsi lo stomaco, mangiando per frutta la rosea fragola d’una poppa virginale!...»

BALENA

borbottando e sputando lontano:

Per conto mio, avrei preferito un petto di pollo.

ANGUILLA.

Sono tanto insipide, le donne!

FRA TRIPPA

con tristezza:

Ormai, la tradizione di quelle sante e solenni spanciate s’è perduta per sempre!... E vi sono persino degli stomachi angusti e fradici, che pretendono di avere gli stessi diritti di quelli vasti e sonori!... Come si può parlare di uguaglianza, fra gl’intestini?...

ANGUILLA.

Hai udito, Vermicello?...

FRA TRIPPA

alzando la voce, giunte le mani come per pregare:

Gloria sonora e succulenta pienezza a te, santo Gozzoviglia, intestino venerabile, che coraggiosamente volesti, alla vigilia della tua morte, far disporre le campane della tua chiesa sui fuochi delle cucine, a guisa di marmitte, per offrire ai tuoi fedeli la lingua del Signore, affumicata, e condita con una salsa di lagrime funerarie!... Gloria so-