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DENTACUTO.
No!... È un’infamia!... Abbasso Anguilla, il baciapile... il collotorto!... Ci sgraffignerà tutte le nostre porzioni!... (Minaccioso) Il tuo spirito di cortigiano ti costerà caro!...
ANGUILLA
Eh! no, amico mio! (strizzando rocchio a Mazzapicchio, che ride a crepapelle) Io ho sempre vissuto e danzato sulla corda del mio spirito, come il ragno vive e danza sul filo della sua bava!... Io traggo da me stesso la corda a cui sto sospeso... E il mio spirito è più inesauribile della tua stupidità!
VOCI LONTANE
che giungono afflevolite dalle profondità invisibili dell’immenso refettorio:
Soffionie! Soffione! Non abbiamo scodelle!... Dacci delle scodelle!...
SOFFIONE
con la mano alla bocca per rendere più sonora la voce:
Citrulli! Citrulli amatissimi! Prendete!... Eccovi le scodelle!...
Le lancia, una dopo l’altra, con destrezza, facendole correre sul loro orlo come cerchi. Si odono rotolare le scodelle sull’impiantito disuguale del refettorio, e ognuna impiega un quarto d’ora per giungere all’altra estremità della tavola.
MAZZAPICCHIO
si leva, e volgendosi verso la parte invisibile del refettorio, teso il pugno e congestionata la faccia, grida: