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atto secondo 91

L’IDIOTA

con voce femminile:

«Ahi! Ahi!.., Sì, amor mio!... Hai ragione!... Battimi! Battimi più forte!» (Con voce naturale) «Ah! ti fanno piacere, gli schiaffi?!.... Allora, non te ne do più! Andiamo a letto, piuttosto!»

Gli Affamati si sbellicano dalle risa. L’Idiota fa sforzi per non ridere egli pure, e, per tenersi il ventre, lascia cadere la pupattola.

GLI AFFAMATI.

Continua! Continua!... Ci diverte assai, la tua burletta!

L’IDIOTA.

Per ridere a tutt’agio, io chiudo gli occhi! Ah! Ah! (Spalanca gli occhi) Dov’è?... Dov’è, ora?... La mia divina Intangibile è scomparsa!... Il mio riso ha fatto svanire l’Ideale! (Finge di singhiozzare) Presto! Datemi il mio elmo e la mia spada!... Bisogna ch’io vada a esplorare l’orizzonte!... Dov’è?... Ecco, laggiù, su quell’altipiano... il castello... la torre... E dei guerrieri!... Quante tenebrose coorti di guerrieri!... Ebbrezza delle ebbrezze!... Eccola! Eccola!... Sì! Guardate, là, quel bianco fantasma che incede a morbidi passi... Ella scivola più che non cammini, facendo molleggiare il suo gracile torso sulla rotondità voluttuosa delle anche... Guardate! Il sole è scomparso per la seconda volta!... Un molle e serico chiaror di luna modella esattamente le sue reni falcate e il suo seno palpitante! Io vado! Mi lascio ruzzolare in fondo alla vallata, per poi risalire verso di lei!... Poiché ho fame dell’Intangibile, e poiché la Fame... la Fame è immortale e divina!...