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Si usa anche per indicare il volo di aerostati o dirigibili.

aeroplano — macchina volante costituita dall’assieme di superfici disposte in modo che, attaccando l’aria con la velocità impressale da un propulsore, provoca una reazione sufficiente a sollevarla e sostenerla nell’atmosfera. — Oltre a tali superfici o piani portanti detti comunemente ali, ed al propulsore (elica e motore) la struttura dell’aeroplano comporta essenzialmente altri piani manovrabili (timoni) che ne dirigono il volo ed organi atti a compiere il distacco ed il contatto col suolo (carrello). Per aeroplano s'intende specialmente apparecchio terrestre — vedi: idrovolante, elicottero, ortottero, velivolo.

aeroportocampo d’aviazione adibito all’atterraggio e partenza di aeroplani in servizio civile.

aeroscalo — località di atterraggio, rifornimento e partenza che costituisce scalo intermedio fra le basi di una linea aerea.

aerostatica — parte della fisica che tratta le leggi dei corpi immersi in fluidi gasosi —

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