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— La prego di far rilevare anzitutto che la nostra iniziativa e la nostra attività per l’apertura del «Santopalato» ha puramente scopi artistici, ideatori e propulsori di una nostra teoria cucinaria. Non si tratta perciò di una speculazione mia o di Diulgheroff. Noi daremo semplicemente alla Taverna una impronta futurista. Ma non avremo, ripeto, nessun interessamento sul successo più o meno grande (noi speriamo grandissimo) dell’iniziativa. La Taverna sorgerà prossimamente a Torino. Verrà decorata dall’architetto Diulgheroff e da me collo scopo preciso di passare dalla teoria alla pratica nella polemica futurista.
I lettori devono sapere che Fillìa è inventore del «carneplastico» che è la nuova vivanda futurista più clamorosamente oggi discussa in Italia e all’estero, tanto che — secondo voci che corrono — il prof. Donati si sarebbe proposto a scopo di studio di fare la laparatomia gratis ai primi degustatori del «carneplastico».
Come si dice, se saranno rose fioriranno...
Il lettore chiederà che roba è il «carneplastico». Ecco qui una descrizione autorizzata:
«Il carneplastico, interpretazione sintetica dei paesaggi italiani; è composto di una grande polpetta cilindrica di carne di vitello arrostita ripiena di undici qualità diverse di verdure cotte. Questo cilindro, disposto verticalmente nel cen-
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