Pagina:Marinetti - La cucina futurista, 1932.djvu/211


pranzo astronomico

La tavola è costituita da una lastra di cristallo poggiata su aste lucenti di alluminio. La sala da pranzo è tutta buia. Dal basso verso l’alto, sotto la tavola, e dai due lati verso il centro, attraverso lo spessore stesso del cristallo, delle sorgenti luminose graduabili illumineranno in cento modi diversi il piano di cristallo, variando intensità e colore a seconda delle vivande.

Tutto il vasellame è di cristallo.

Albeggerà così in coppe di cristallo un brodo consumato reso fluorescente mediante una minima quantità di «fluorescina».

Meriggerà della carne cruda di sanato, mosaico di pistacchi e pepe rosso, irrorato di limone e profumato tenuemente di vaniglia.

Tramonterà una vivanda di fette sottilissime di salmone affumicato, barbabietole e arance.

Poi, nella notte della sala, una sfera cosmografica di spumone (50 centimetri di diametro), unico corpo illuminato, si muoverà lentissimamente sul cristallo divenuto astratto.

Una pompa in forma di telescopio lancerà parabole d’Asti spumante.

Formula del futurista
Dott. SIROCOFRAN




[201]