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pranzo architettonico
sant’elia


In onore del Poeta-Record nazionale 1931, Farfa (vincitore del Circuito di Poesia «Sant’Elia»), architettonicamente, cioè con una sensibilità spaziale che pone il glorificato a 600 chilometri dai glorificanti, legati però da filo telefonico, i poeti futuristi Escodamè, Sanzin, Gerbino, Vittorio Orazi, Krimer, Maino, Pandolfo, Giacomo Giardina, Civello, Bellonzi, Burrasca, Rognoni, Vasari e Soggetti; i pittori Dormal, Voltolina e Degiorgio del gruppo padovano e i pittori Alf Gaudenzi e Verzetti del gruppo futuristi e avanguardisti «Sintesi», riunitisi nella Direzione del Movimento Futurista a Roma, innalzarono e mangiarono alternativamente, con mani da bambini, l’uno sull’altro in forma di torri, grattacieli, batterie di corazzata, scivoli di aeroporti, belvederi, stadî sportivi, moli di porti militari, piste sopraelevate:

Trecento cubi (alti cm. 3) di pasta frolla. Otto parallelepipedi (alti cm. 10) di spinaci al burro compressi. Dieci cilindri (alti cm. 30) di torrone di Cremona. Sei sfere (diametro cm. 15) di risotto alla milanese. Cinque piramidi (alte centimetri 40) di minestrone freddo. Venti tubi (alti metri 1) di pasta di datteri. Cinque blocchi ovoi-


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