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Ma anche il piatto di centro — ovverossia il «Carneplastico con fusoliera di vitello» — arriva. Ed è un indiscutibile successo. La pietanza, a dire il vero, è futurista soltanto nelle sfumature. Trattasi infatti di una scaloppa di vitello, alleata a un esile salsicciotto; e il contorno comprende due cipolline e due marroni fritti. Ma dopo gli esperimenti a base di arancio, i due marroni affiancati a un salsicciotto non producono più nessuna impressione!

Peccato che la carne — dopo il solito giro di presentazione intorno alle tavole — giunga quasi fredda. E non vale che S.E. Marinetti ne aumenti il... gelo, affermando che a ottomila metri di quota i cibi non possono mantenersi bollenti...

Poco dopo il capo del futurismo rivolge la propria offensiva contro il pacifico dottor Magli, rappresentante degli Achei, apostrofandolo perchè ha osato fiutare la carne prima di assaggiarla. — Ciò — esclama — è passatista. Ciò non è prode...

E il Magli di rimbalzo:

— Giustissimo... Avrei dovuto accostarla all’orecchio, per sentire se nitriva. — E un’omerica risata accoglie la battuta.

L’ Aerobanchetto prosegue così fra una portata e una boutade, fra un bicchiere di carburante nazionale e un nostalgico accenno, ma sottovoce, ai tortellini asciutti. S.E. Marinetti, invece, non ha nessuna nostalgia. (Ci vorrebbe altro). Egli


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