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Lanzirica.
copre il viso di Mabima addormentata, con uno de’ suoi veli azzurri, poi si alza cautamente e si avvicina a Kabango.
Kabango, Mabima è addormentata. Ma guarda, come respira affannosamente. Sembra strangolata dal sole! L’aria è una lana rovente! Il sole trapana il cranio! Anche le nostre voci sono schiacciate dal peso della luce. Il cielo è un blocco di silenzio incandescente! Non si odono che i nostri fiati!
Lunga pausa.
Povere ciglia di Mabima, bruciate dalla sabbia! . . . Mabima soffoca. . . muore! . . . Bisognerebbe cercare qualche metro d’ombra sotto i cactus. Temo per lei questo fetore che si avventa alla gola. Ci sono lì tre cadaveri di cammellieri, e gli ossami dei loro cammelli. Il sole è inesorabile. Ha fulminato tutti coloro che si sono accampati in questo avvallamento. Quei roccioni perpendicolari esasperano la furente pazzia del calore. Fissali, se puoi, e ve-
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