Pagina:Marinetti - Il tamburo di fuoco.djvu/129


mi ergerò su questa cresta, fuori dagli alberi. Subito mi riconosceranno per la mia statura. Tutti gli occhi e tutti i fucili saranno puntati su di me. Allora tu, pronto, scatterai giù pel sentiero senza fermarti. Curvo, pancia a terra, radendo il suolo! Che non ti si veda! Come un fumo veloce! Comprendi? E senza fermarti! Ti si dovesse schiantare il cuore!

Bagamoio.

Ho il cuore di uno struzzo, io! Cuore di cavallo arabo! Cuore di dromedario! Non si schianterà, sta sicuro! Sono Bagamoio, il corridore! Il rullo del tamburo e il fuoco del sole frusteranno i miei garretti. Grazie, Kabango, per l’alto onore che mi hai concesso!

Bagamoio viene verso la ribalta e si mette nella posa tesa in avanti di un corridore che aspetta il segnale di partenza.

Kabango

a Mabima che lo abbraccia teneramente.

Non ho voluto che tu fuggissi con Bagamoio, per non ritardare la sua corsa, che deve


123