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SENSAZIONI. — IL TUFFO DELLA PAROLA ESSENZIALE NELL’ACQUA DELLA SENSIBILITÀ, SENZA I CERCHI CONCENTRICI CHE LA PAROLA PRODUCE. — I RIPOSI DELL’INTUIZIONE. — I MOVIMENTI A DUE, TRE, QUATTRO, CINQUE TEMPI, — I PALI ANALITICI ESPLICATIVI CHE SOSTENGONO IL FASCIO DEI FILI INTUITIVI.


MORTE DELL’IO LETTERARIO - MATERIA E VITA MOLECOLARE.

Il mio manifesto tecnico combatteva l'ossessione dell’io che i poeti hanno descritto, cantato, analizzato e vomitato fino ad oggi. Per sbarazzarsi di questo io ossessionante, bisogna abbandonare l’abitudine di umanizzare la natura attribuendo passioni e preoccupazioni umane gli animali, alle piante, alle acque, alle pietre e alle nuvole. Si deve esprimere invece l’infinitamente piccolo che ci circonda, l’impercettibile, l’invisibile, agitazione degli atomi, il movimento Browniano, tutte le ipotesi appassionate e tutti i dominii esplorati dell’ultra-microscopia. Mi spiego: non già come documento scientifico, ma come elemento intuitivo, io voglio introdurre nella poesia l’infinita vita molecolare che deve mescolarsi, nell’opera d’arte, cogli spettacoli e i drammi dell’infinitamente grande, poiché questa fusione costituisce la sintesi integrale della vita.

Per aiutare in qualche modo l’intuizione del mio lettore ideale io impiego il carattere corsivo per tutte le parole in libertà che esprimono l’infinitamente piccolo e la vita molecolare.