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ponendo ritmi a ritmi, che si sono neutralizzati a vicenda ed hanno generato l’arìtmica.

In pratica la contrapposizione di due ritmi differenti riesce efficace finché si può regolare coi movimenti; oltre a questo limite produce confusione arìtmica e la quasi impossibilità di esecuzione simultanea, esatta e senza concessioni da parte di una delle due specie di ritmo.

Vedere come esempio, nelle prime battute del preludio del Parsifal di Wagner, la contrapposizione di un ritmo ternario affidato al legni ad un ritmo binario affidato agli archi lento. L’esecuzione simultanea dei due ritmi non potrà mai risultare chiara e precisa, dato che una bacchetta battente due movimenti non è guida sicura a chi debba calcolarne tre.

4. — Dietro le conclusioni precedenti, è assolutamente indispensabile trovare una nuova maniera di segnare il tempo, corrispondente alla concezione esatta e completa di questo.

I segni attuali non considerano la relatività dei tempi, non esprimono la diversa conformazione dei tempi di misura mista e concettualmente alterano la relatività dei valori delle figure musicali.

Basti dire che lo stesso Strauss, nella concezione formale della sua musica, commette errori di relatività ritmica.

Cito esempi tolti da Salomè. (Riduzione francese-italiana per canto e pianoforte).

Pag. 30. Narraboth: Divina, non lo posso, nol posso....

Tempo tagliato contro - errore di relatività.

Pag. 20 Secondo soldato: ....questo noi non lo sappiam, augusta....

contro - errore ingiustificabile!