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spari. Anche i tempi e — di misura mista — dovrebbero appartenere alla classe dei tempi dispari, dal momento che il 5 ed il 7 sono numeri dispari come il 3 ed il 9. Ed allora?
Il tempo , classificato fra i tempi pari, come multiplo di 2 è di misura binaria, come multiplo di 3 è di misura ternaria.
Le vecchie classificazioni di tempo pari e di tempo dispari sono dunque insufficienti allo scopo, travisando e rendendo confuso il concetto del tempo.
Perciò i tempi si dovranno distinguere nel modo seguente:
Tempi di misura binaria il movimento moltiplicato per 2 o per i suoi multipli.
Tempi di misura ternaria il movimento moltiplicato per 3 o per i suoi multipli.
Tempi di misura mista combinazione dei due generi precedenti (bin-ter) e (ter-bin).
La sintesi di questo principio — legge naturale del ritmo nella musica — si completa così:
Accento e sottoaccento di ritmo binario il movimento diviso per 2 o per i suoi multipli.
Accento e sottoaccento di ritmo ternario il movimento diviso per 3 o per i suoi multipli.
La formazione delle specie miste è stata già sufficientemente dimostrata.
2. — Il ritmo binario ed il ritmo ternario sono fra di loro sincroni ed equivalenti.
Due sottoaccenti, due accenti, due movimenti equivalgono rispettivamente a tre sottoaccenti, a tre accenti ed a tre movimenti e viceversa, per una durata di tempo uguale. Per questa ragione si dicono relativi fra di loro due tempi, le cui misure contengano uno stesso numero di movimenti, ma che i movimenti dell’una siano di una specie di ritmo e quelli dell’altra siano di un’altra specie.
I tempi fra di loro relativi sono per conseguenza