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i promessi sposi. 223

Aggiungiamo che, quando i Promessi Sposi si pubblicarono, il Tosi era già vescovo, e sarebbe forse stato assunto all’onore del cappello cardinalizio, senza

    dolcito da quelle parole e quel fare, e contento che il Cardinale avesse rotto il ghiaccio, e avviato un discorso qualunque.
    «Certo, m’è un rimprovero,» riprese questo, «ch’io mi sia lasciato prevenir da voi; quando, da tanto tempo, tante volte, avrei dovuto venir da voi io.»
    «Da me voi! sapete chi sono? V’han detto bene il mio nome?»
    «E questa consolazione ch’io sento, e che, certo, vi si manifesta nel mio aspetto, vi par egli ch’io dovessi provarla all’annunzio, alla vista d’uno sconosciuto? Siete voi che me la fate provare; voi, dico, che avrei dovuto cercare; voi, che almeno ho tanto amato e pianto, per cui ho tanto pregato; voi de’ miei figli, che pure amo tutti e di cuore, quello che avrei più desiderato d’accogliere e d’abbracciare, se avessi creduto di poterlo sperare. Ma Dio sa fare Egli solo le maraviglie, e supplisce alla debolezza, alla lentezza, de’ suoi poveri servi.»
    L’Innominato stava attonito a quel dire così infiammato, a quelle parole, che rispondevano tanto risolutamente a ciò che non aveva ancor detto, nè era ben determinato di dire; e commosso, ma sbalordito, stava in silenzio. «E che?» riprese ancor più affettuosamente Federigo: «voi avete una buona nuova da darmi, e me la fate tanto sospirare?»
    «Una buona nuova, io? Ho l’inferno nel cuore; e vi darò una buona nuova? Ditemi voi, se lo sapete, qual’è questa buona nuova che aspettate da un par mio.»
    «Che Dio v’ha toccato il cuore e vuol farvi suo,» rispose pacatamente il Cardinale.
    «Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov’è questo Dio?»
    «Voi me lo domandate? voi? E chi più di voi l’ha vicino? Non ve lo sentite in cuore, che v’opprime, che v’agita, che non vi lascia stare, e nello stesso tempo v’attira, vi fa presentire una speranza di quiete, di consolazione, d’una consolazione che sarà piena, immensa, subito che voi lo riconosciate, lo confessiate, l’imploriate?»
    "Oh, certo! ho qui qualche casa che mi opprime, che mi