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L’OMBRA


DI COSTANTINO IL GRANDE


IMPERATORE DI BISANZIO



SONETTO



Qual’ ombra è quella che s’avanza mesta,
     Ma sfavillante di splendor divino,
     Nel campo là ’ve l’empio saracino,
     4Ebbro di sangue cristïan, fa festa?

Non ti coprir con la braccata vesta
     L’insanguinato petto, Eroe tapino!
     Ti scorse ognun, Monarca Costantino,
     8E vergognoso, china al suol la testa!

— «O figli miei, con pianto e con sospiro
     Da gran secoli or vo mia sorte ria
     11Lamentando all’Europa; eppure io miro

Invendicata ancor la stirpe mia,
     E profanato da insolente Emiro
     14Il sacrosanto Tempio di Sofia!» —