Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
187 |
E PARLO IL VERO
—
Ingenua grazia piena di vaghezza,
E quanto ha di soave il Paradiso,
Spira si dolce dal gentil tuo viso
4Che il cor dinanzi a te trema e si spezza.
Io l’opra adoro nella tua bellezza
Di Colui che, d’amor tutto conquiso,
Ti fe’ sbucciare dal divin sorriso
8Per offrir poscia a noi tanta ricchezza!
Ma quale ingegno potria mai salire
Tant’alto, ed acquistar forza e splendore
11Da cantar tua beltade in vero dire?
Così il pianeta che distingue l’ore,
Chi di fissarlo audace abbia l’ardire,
14Abbagliato si umilia al proprio errore.