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[§ 56-58] introduz. alla scienza sociale 81

il vedere che, mutando le circostanze, si affievolirono insieme tutti quei sentimenti, tanto quelli che per il passato erano vivi, come quelli che erano deboli.

57. In Atene possiamo, mercè le produzioni letterarie, seguire la decadenza dei sentimenti religiosi, nelle classi alte intellettualmente, dai tempi di Eschilo, passando da Euripide, sino ai tempi dei cinici, degli epicurei e degli scettici. Le classi inferiori resistevano all’irreligione e solo gradatamente seguivano l’esempio che loro veniva dall’alto; e di quella resistenza sono testimoni moltissimi fatti, tra i quali basti ricordare le condanne di Diagora, di Socrate, ed altre simili. Un fenomeno analogo aveva luogo a Roma, ai tempi di Cicerone, mentre, per altro, la resistenza delle classi popolari era solo passiva; ma divenne attiva e si propagò alle classi superiori, quando acquistarono credito i culti orientali e in ultimo vinse il cristianesimo, che perseguitò i filosofi. Altre reazioni di quel genere si ebbero quando sorsero gli ordini mendicanti; poi, quando l’irreligione delle classi colte, specialmente delle latine, venne ripudiata dalla grande reazione religiosa del protestantismo; e da capo, in Francia, quando l’irreligione delle classi alte ebbe termine colla rivoluzione del 1789; la quale, con molto senno il de Tocqueville osserva essere stata una rivoluzione religiosa; tale religione essendo quella umanitaria e dei giacobini.

58. Si osservi che in tutti quei casi, ed in altri simili che si potrebbero recare, la reazione religiosa è accompagnata da una reazione morale1. Tutti


  1. G. Boissier, La relig. rom., II, p. 377, nota come un fatto singolare ciò che invece è la regola. Discorrendo
Economia politica. - 6.