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[§ 16-18] | introduz. alla scienza sociale | 45 |
16. Di tale genere sono gli studii sperimentali dello scienziato, e di tale genere sono pure molte altre azioni pratiche dell’uomo, tra le quali porremo quelle che studia l’economia politica. Tali azioni vengono ripetute molte e molte volte, in condizioni diverse, per modo che si abbiano da esaminare molte conseguenze di A, oppure di M, e che perciò si possa, ove concorrano altre condizioni soggettive, aver un fedele concetto delle relazioni oggettive.
17. Chi invece è tratto rare volte ad operare secondo la relazione A B, o la compie sempre in identiche condizioni, oppure soggiace a forti impressioni del sentimento, può benissimo avere della relazione A B un concetto in parte imaginario M B' e talune volte un concetto interamente imaginario M N.
18. La teoria del primo genere di azioni è essenzialmente diversa dalla teoria del secondo genere. Di questa saranno dati ora brevissimi cenni, mentre il presente manuale ha principalmente per oggetto lo studio di quelle.
Notisi intanto che, nella vita sociale, il secondo genere di azioni ha parte notevolissima e di gran momento. Ciò che dicesi morale e costume ne dipende interamente. Sta di fatto che sinora nessun popolo ha avuto una morale scientifica e sperimentale. I tentativi fatti da filosofi moderni per ridurre la morale a tale forma riescirono vani; ma quando anche si volesse ritenerli concludenti, rimarrebbe sempre che non escono da un ristrettissimo cerchio e che i più degli uomini, quasi tutti, li ignorano interamente. Similmente sorge ogni tanto qualcuno che nota il carattere anti-scientifico, anti-sperimentale, di certi usi o costumi; e ciò può dare luogo