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44 | introduz. alla scienza sociale | [§ 14-15] |
Nel medio-evo, quando gli uomini volevano comporre alcuna teoria, erano quasi invincibilmente tratti a ragionare, o meglio a sragionare, in quel modo; e se mai per un caso singolarissimo alcuno ardiva manifestare qualche dubbio, era perseguitato, come nemico di Dio e degli uomini, da coloro che, per fermo, erano in assoluto contrasto col buon senso e colla logica. Più tardi, le incomprensibili dispute sulla predestinazione, sulla grazia efficace, ed altre simili, ed ora le divagazioni sulla solidarietà, dimostrano come gli uomini non si distacchino da quei sogni, che solo dalle scienze fisiche poterono essere banditi, mentre in quelle sociali non cessano di aver luogo.
15. Se una relazione oggettiva A B combacia approssimativamente con una relazione soggettiva A' B' nella mente di un uomo, costui, ragionando Fig. 3.logicamente, potrà trarre da A', altre conseguenze C' D', ecc., che non si discosteranno troppo dai fatti reali C, D, ecc. Invece, se M essendo una cagione imaginaria, o anche un fatto reale diverso da A, la relazione oggettiva A B corrisponde alla relazione soggettiva M B', nella mente di un uomo, costui, sempre ragionando logicamente, trarrà certe conseguenze N, P, Q, ecc., che nulla hanno di reale. Se esso dunque paragona le sue deduzioni alla realtà, con animo di ricercare solo il vero e senza che qualche forte emozione a lui faccia velo, s’accorgerà che la cagione di B non è M; e così poco alla volta, ognora sperimentando, e paragonando le deduzioni teoriche alla realtà, modificherà la relazione soggettiva M B' e la sostituirà con altra A' B', che maggiormente si avvicina alla realtà.