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494 | fenomeno economico concreto | [§ 83-84] |
per esempio nei periodi ascendenti si osservano quasi sempre «carestie» di carbon fossile. Quando poi viene il periodo discendente, il consumo scema, e la produzione diventa esuberante; vi è temporaneamente, cioè sinchè non si sia provveduto a scemare anche la produzione, un «eccesso» di produzione.
Sognano coloro i quali discorrono di un eccesso permanente della produzione. Se ci fosse quell’eccesso permanente, ci dovrebbero essere in qualche luogo, come già abbiamo notato, depositi ognora crescenti delle merci di cui la produzione supera il consumo: ma nessuno ha mai osservato ciò.
Simili osservazioni si possono ripetere per gli eccessi di trasformazione del risparmio, e del ricorso al credito.
Quando si ragiona di «crisi di circolazione», si pone, di solito, l’effetto per la causa. La circolazione ora è veloce (nel periodo ascendente), ora ristagna (nel periodo discendente), per cagione della crisi; e non è invece la crisi che è prodotta da quelle variazioni del movimento della circolazione.
84. Vi sono altresì fenomeni indipendenti dalle crisi, i quali, essendo male interpretati, possono avere dato origine agli errori che ora abbiamo notati.
Il fenomeno permanente che dicesi eccesso di consumo è la tendenza che ha l’uomo ad usare quanto più merce può per soddisfare i suoi gusti; è la forza che stimola la produzione.
Ciò che, in generale, dicesi eccesso di produzione è la tendenza che hanno gli imprenditori di offrire, ad un certo prezzo, più merce di quanto richiede il consumo; è la forza che stimola il consumo.
Poichè consumo e produzione non sono mai, e non possono essere perfettamente eguali, esiste ogni tanto realmente un eccesso dell’uno o dell’altro, tosto compensato da una deficienza corrispondente.