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476 | fenomeno economico concreto | [§ 54-55] |
Possiamo dunque, grosso modo, e per una prima approssimazione, ritenere che ogni dazio protettore produce una distruzione di ricchezza nel paese che impone quel dazio.
Tale conclusione sussisterà se, oltre al baratto delle merci, consideriamo i molti altri fatti dei quali segue il bilancio dei debiti e crediti tra i due paesi considerati.
Tra i danni maggiori recati dalla protezione c’è quello di alterare i valori dei coefficienti di produzione che darebbero il massimo di ofelimità. Ad esempio, in Inghilterra, il libero cambio è stato favorevole alla coltura intensiva del grano; in alcuni stati del continente europeo, la protezione ha favorito la coltura estensiva del grano.
Danni simili sono recati dai sindacati operai e dai sindacati di produttori.
55. Effetti indiretti economici. — Tra quegli effetti, uno, se non reale, almeno supposto, è celebre.
infine, q il costo di produzione dell’unità, quando si produce b + c.
Perchè i produttori abbiano un utile, mercè il dazio protettore, occorre che sia
p'b + p''c > (b + c) q.
pa + (b + c - a) p'' < (b + c) q.
p'b + p''c - (b + c) q > (p' - p) b.
b > a;
il che è impossibile, poichè il dazio protettore facendo crescere il prezzo, la quantità venduta in paese scema, e perciò b deve essere minore di a.