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464 | fenomeno economico concreto | [§ 34-37] |
scritto; ma nella sostanza è chiarissimo. L’autore vuole semplicemente dire che la nuova casta privilegiata deve avere podestà, in certi casi, che egli non definisce con precisione, di imporre il proprio volere al rimanente della società. Sinchè la legge non riconosca quel diritto, è necessario che esso si concreti colla violenza illegale. Similmente, sinchè la legge non reprimeva l’omicidio, suppliva la privata vendetta.
35. Grandi guerre europee od altri avvenimenti di quel genere possono fermare il corso dell’evoluzione che ora si compie; ma ove ciò non segua, ed essa giunga al fine, porrà capo ad uno stato economico non molto diverso nella sostanza, sebbene possa esserlo nei nomi, dello stato presente; avremo cioè ancora uno stato economico in cui i monopoli di certi privilegiati sussisteranno insieme alla libera concorrenza di altri cittadini. Principale mutamento nella sostanza sarà quello dei privilegiati; onde infine si avrà, sotto un altro nome, una nuova borghesia.
36. Abbiamo dunque nel presente uno stato economico il quale è in parte simile a quello del passato, e che probabilmente non muterà molto almeno in un prossimo avvenire. Esso è uno stato costituito da libera concorrenza con monopoli, vincoli, privilegi, restrizioni. Variano le proporzioni in cui si combinano quei vari elementi.
37. Al principio del secolo XIX si sviluppò la grande industria, e progredì più presto della legislazione restrittiva che ora la colpisce. A tale circostanza è dovuto in parte il crescere straordinario della ricchezza e della popolazione degli Stati civili in quel secolo (VII, 67).
Ma ora il moto si è fatto assai più lento e vi è una tendenza spiccatissima a cristallizzare una parte