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[§ 9-10] fenomeno economico concreto 441


Nota ottimamente il Pantaleoni che «è veramente singolare che questa crociata contro supposti monopolî, e quindi in favore della libera concorrenza, che dicesi minacciata, venga fatta da persone le quali, quando non si tratta di sindacati (trusts), non si stancano di segnalare danni altrettanto gravi quanto sono immaginari di quella istessa libera concorrenza, e ad invocare contro di essa rimedi legali non meno rigorosi di quelli che vorrebbero poter inventare contro ai sindacati (trusts). Ed è pure singolare che le medesime persone che riconoscono un monopolio qualificato in una convenzione fatta tra imprenditori affinchè le vendite di una merce si facciano piuttosto ad un prezzo che ad un altro, e che riconoscono ancora questo carattere alla convenzione, se versa sulla vendita di certi servizii, poniamo di quello che consiste nel trasporto per ferrovia o nave, non riconoscono più il medesimo carattere in una convenzione fatta tra individui venditori di servizii personali, p. es. di muratori o braccianti, ecc.»1.

10. I «trusts». — I moderni sindacati hanno due scopi principali, cioè: 1.° Dare alle imprese la mole che corrisponde al minimo costo di produzione. Di tale materia già ragionammo discorrendo dell’impresa in generale, e non occorre qui tornarci sopra. Il Pantaleoni aggiunge, come scopi, il legare insieme imprese connesse e riunirle in un complesso economico. E non si può negare che ciò qualche volta accada, ma, per ora almeno, è molto secondario di fronte all’altro scopo, che è quello di cui ci rimane da discorrere. 2.° Sottrarsi in parte od in tutto alla pressione della libera concorrenza.


  1. Giornale degli economisti, marzo 1903, p. 240.