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[§ 29] | capitali fondiari e mobiliari | 429 |
esprimere i prezzi delle altre merci è una moneta ideale (numéraire dei francesi), o una moneta concreta (o semplicemente: moneta). Questa è messa in opera materialmente nei baratti; quella non lo è.
Si ha una vera moneta, quando i baratti in cui ha parte sono liberi. Quando una merce è vera moneta, un kg. di quella merce non avente forma monetaria, si può barattare con un kg. (pochissimo più, o pochissimo meno) di quella merce avente forma monetaria. Ad esempio, si fondono al crogiuolo 10 marenghi; il pezzo d’oro greggio che si ottiene si può barattare con pochissimo meno che 10 marenghi; dunque i marenghi sono una vera moneta. Si fondono al crogiuolo 40 scudi d’argento; il pezzo d’argento greggio che si ottiene non si può barattare che con molto meno che 40 scudi; al presente si baratterebbe contro circa 20 scudi. Lo scudo d’argento non è, al presente, vera moneta.
Ogni moneta che non è vera, è moneta fiduciaria, oppure falsa moneta. Quella è accettata di buona voglia da chi baratta, senza che egli patisca frode o violenza; questa è accettata solo perchè chi la riceve è costretto a ciò fare dalla legge, od è tratto in inganno.
Al limito tra quei due generi di moneta, sta la moneta fiduciaria avente corso legale. Ad esempio, i biglietti della banca d’Inghilterra debbono essere accettati dal pubblico pel loro valore nominale, ma possono essere immediatamente barattati con oro alla banca d’Inghilterra. Nella Unione latina, gli scudi d’argento, praticamente, ma non legalmente, si possono ora barattare con oro, perdendo poco o niente; sono dunque una moneta fiduciaria avente