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[§ 116-117] | la popolazione | 415 |
segue questo fatto paradossale, che è appunto la disuguaglianza degli uomini che li ha tratti a proclamare la loro eguaglianza.
117. I popoli antichi riducevano i debiti e il frutto dei prestiti, senza discussioni teoriche; i governi dei tempi passati alteravano la moneta senza darsi pensiero delle dottrine economiche, e usavano provvedimenti di protezione economica, senza nemmeno sapere cosa fosse protezione; i fatti non sono stati conseguenza delle teorie; ma invece le teorie sono state imaginate per giustificare i fatti. Ai tempi nostri si è voluto dare fondamento teorico a tutti quei fatti, e già al ridurre, o meglio togliere, il frutto del denaro si era dato fondamento religioso; onde si accesero gravissime contese intellettuali, di cui l’effetto pratico è presso a poco zero, poichè non investono menomamente le cagioni reali dei fatti.
Poniamo che si potesse dimostrare rigorosamente che il frutto del denaro non è «legittimo»; o all’opposto che è perfettamente «legittimo»; nè in un caso, nè nell’altro verrebbero mutati i fatti; oppure sarebbero mutati in modo interamente trascurabile. Similmente per la protezione doganale. Tutte le teorie pro o contro non hanno avuto il menomo effetto pratico; hanno bensì potuto avere effetto scritti e discorsi su tale argomento, non mai pel contenuto scientifico, ma perchè movevano certi sentimenti e davano modo ad uomini aventi certi interessi, di unirsi. Le contese teoriche che pochi anni or sono avevano luogo sul bimetallismo, erano perfettamente inutili; ora sono terminate perchè l’aumento dei prezzi è venuto da altra parte che dalla libera coniazione dell’argento. Oggi la teoria del valore del Marx è quasi diventata roba da