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[§ 107-109] | la popolazione | 409 |
di quel genere vi è un massimo, oltre al quale si declina. Ragionare nel modo accennato, sarebbe come movere dal fatto che il germogliare della sementa è favorito quando la temperatura cresce da 0° a 20°, per concludere che sarà anche maggiormente favorito se la temperatura crescerà ancora e giungerà, per esempio, a 100°.
108. Egualmente non hanno il menomo valore i ragionamenti i quali, movendo dalla premessa che pel passato si è osservato il declinare di uno di quei due elementi e il crescere dell’altro, concludono che ciò si dovrà pure osservare in avvenire. I movimenti delle società umane non hanno luogo costantemente per un verso, ma sono generalmente oscillatori1.
109. I vantaggi della mutabilità, che è cagione di selezione, e i danni della stabilità, dipendono in gran parte dal fatto che le aristocrazie non durano. In oltre, per cagione del sentimento di misoneismo che esiste nell’uomo, e della ripugnanza all’usare troppa attività, giova pure che i migliori sieno stimolati dalla concorrenza di chi è meno capace di loro; onde persino la sola possibilità del mutamento giova. D’altra parte, la mutabilità spinta all’estremo è penosissima all’uomo, lo disgusta, lo avvilisce, e quindi ne riduce al minimo l’attività. Chi sta peggio di un altro, desidera naturalmente mutare condizione, ma, appena conseguito l’intento, desidera anche maggiormente di conservare ciò che ha acquistato e di rendere stabile la sua condizione. Le società umane hanno una fortissima tendenza a dare rigidità ad ogni nuovo ordinamento, a cristallizzarsi in ogni nuova forma. Per tale modo spesso
- ↑ Cours, II, § 258. Systèmes, I, p. 314.