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[§ 89-91] | la popolazione | 401 |
ancora si tiene nello studio dell’economia politica, non concede di studiare il problema della popolazione, tacendo del Malthus; e, pure non approvando quell’uso, conviene non troppo urtarlo, sinchè sussiste. Del rimanente alcunchè di buono se ne può trarre, e le teorie del Malthus ci daranno un esempio degli errori in cui inevitabilmente si cade quando si confonde la teoria colla pratica, l’indagine scientifica colla predica della morale.
90. L’opera del Malthus è assai confusa; ed è spesso difficile di poter sapere precisamente quali argomenti egli vuole trattare. In sostanza in quell’opera si possono distinguere quattro parti.
91. 1.° Una parte scientifica, cioè una ricerca di uniformità di fenomeni. È merito grande del Malthus di avere inteso e procurato di dimostrare che la forza generatrice da sola avrebbe dato un aumento della popolazione maggiore di quello che osservasi in realtà; onde appare che detta forza è contenuta da certi ostacoli. Ma il Malthus, non pago di quella teoria generale, volle entrare in particolari non egualmente certi. Egli volle fissare che la popolazione tendeva a crescere secondo una progressione geometrica, e le sussistenze secondo una progressione aritmetica; inoltre riteneva che quella progressione geometrica fosse tale da raddoppiare la popolazione ogni 25 anni.
È incredibile quante contese sorgessero intorno a quelle due celebri progressioni del Malthus, e quante sciocchezze vennero fuori per tal modo. In alcuni casi i concetti del Malthus appaiono cotanto mala-
thusiana e il socialismo, Venezia 1894, la quale è ricca di osservazioni acute e di pensieri profondi.
Economia politica. - 26. |