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[§ 68-69] | la popolazione | 391 |
raccolti dal Malthus nel suo libro. Nella parte superiore, l’opera del difetto delle sussistenze è solo indiretta. Abbiamo veduto che la forma della curva della distribuzione delle entrate varia poco; quindi, se si taglia uno strato inferiore nella fig. 54, tutti gli strati superiori vengono giù alquanto e la superficie totale della figura diventa più piccola. Si capisce facilmente che se gli operai spariscono, cadono in miseria i padroni delle officine ove lavoravano quegli operai e coloro che, colle professioni dette liberali, ritraevano il guadagno da quei padroni. Nella parte media degli strati sociali, il difetto di sussistenza risentito dagli strati inferiori direttamente, opera spesso inducendo a diminuire il numero dei matrimoni, ritardando l’età in cui si contraggono, procacciando diminuzione delle nascite. Il contadino che ha solo un piccolo podere non vuole avere troppi figli, per non dividere fra troppa gente quel podere. Il borghese a cui mancano le usuali fonti di guadagno, limita le spese della famiglia e il numero dei figli. Nei paesi ove parte vistosa del patrimonio tocca al primogenito, i fratelli di lui spesso non contraggono matrimonio. Negli strati più elevati della società si osservano pure quegli effetti, ma vi si aggiunge quello assai potente della decadenza delle élites, la quale fa sì che tutte le razze scelte più o meno rapidamente spariscono.
69. Il Sismondi, degno precursore dei nostri moderni umanitari, crede poter provare l’assurdo della teoria secondo la quale i mezzi di sussistenza limitano la popolazione, recando l’esempio di una famiglia, quella cioè dei Montmorency, che ai tempi suoi stava per spegnersi; mentre, avendo sempre vissuto nell’abbondanza, avrebbe dovuto, secondo la dottrina combattuta dal Sismondi, riempire la terra