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[§ 34-38] | la popolazione | 375 |
sono in parte diversi, cioè A', B', C'.... Supponiamo che A indichi la ricchezza; essa varia da un territorio all’altro, ma variano anche i fatti B, C...., cioè, per esempio, i costumi della popolazione; la facilità, maggiore nei paesi caldi che nei paesi freddi, di sostentare la vita, ecc. Tra gli effetti di uno di quei fatti e di quelli di un altro vi può essere compenso, onde l’effetto totale è diverso da quello che si avrebbe ove un solo dei fatti mutasse.
35. Quando si considerano le variazioni della ricchezza A in uno stesso paese, si considerano due stati di cose, cioè A, B, C....; e A', B, C...; in cui la maggiore variazione, se non è l’unica, è quella di A; onde l’effetto totale, che solo possiamo osservare, coincide più o meno coll’effetto della sola variazione di A.
36. Non basta. Considerando solo la variazione della ricchezza, può accadere, ed effettivamente accade, che il valore assoluto della ricchezza ed il valore delle variazioni della ricchezza operino in senso opposto sulla popolazione.
37. Per esempio, in certi paesi, la parte più ricca della popolazione ha una natalità inferiore a quella della parte più povera1 (§ 53); il che non toglie che un aumento di ricchezza abbia per primo effetto di accrescere il numero dei matrimoni e delle nascite.
38. Nel secolo XIX, nei paesi civili, si osserva un aumento considerevole di ricchezza, in media, per ogni abitante. Nello stesso tempo la nuzialità (numero di matrimoni per 1000 abitanti), la natalità (numero di nascita per 1000 abitanti), la mortalità (numero di morti per 1000 abitanti), sono scemate.
- ↑ Systèmes, II, p. 139.