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[§ 7-10] | la popolazione | 365 |
ciò si viene a dire che la curva degli errori ha una certa forma quando si eliminano tutte le circostanze che ad essa torrebbero di avere tale forma; ed è proposizione evidentissima, ma che altro non fa se non ripetere le premesse nella conclusione.
8. Lasciando stare la teoria degli errori, di cui non è qui luogo di discorrere di proposito, in altri casi non si può, per la mancanza di dati, verificare se la curva del fenomeno è eguale alla curva data dall’estrazione da un’urna; oppure quella verifica non riesce; e in questo, come in quel caso, non si possono eguagliare i due fenomeni.
9. Segue spesso che i fenomeni naturali dànno non già una sola gobba come nella fig. 52, ma bensì due, come nella fig. 53 od anche più. Fig. 53.In tal caso gli autori sogliono supporre che le due gobbe della fig. 53 risultino dalla sovrapposizione di due curve del genere di quella della fig. 52, e senz’altro eguagliano il fenomeno dato dalla fig. 53 all’estrazione di due urne di composizione costante.
Troppo corrono e vanno a precipizio. Basti notare che, moltiplicando convenientemente le curve come quelle della fig. 52, e sovrapponendole si può ottenere una curva qualsiasi; onde il fatto che una curva può risultare dalla sovrapposizione di parecchie curve dell’indole di quella della fig. 52, non ci insegna proprio niente sull’indole della curva risultante.
10. Lo studio delle leggi dei salari ci dà in molti casi un certo salario medio con scostamenti che si dispongono secondo una curva simile a quella della fig. 52, e che per altro non è simmetrica rispetto alla linea ab. Ma solo da quell’analogia non c’è