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364 la popolazione [§ 4-7]

bianche e 30 palle nere. Si estraggano dall’urna, rimettendo ciascuna volta la palla estratta, 10 palle. Si faccia un gran numero di simili estrazioni. Il tipo medio sarà quello in cui le 10 palle estratte compongonsi di 4 palle bianche e di 6 nere. Ci saranno molte estrazioni che si scostano poco da quel tipo; pochissime che se ne scostano molto. Il fenomeno darà una curva simile a quella della fig. 52.

5. Movendo da tal fatto, molti autori ritengono senz’altro identici i due fenomeni. Ciò è gravissimo errore. Dalla somiglianza delle due curve si può trarre solo la conclusione che i due fenomeni hanno un carattere comune, il quale sta solo nel dipendere essi da cose che hanno tendenza ad addensarsi intorno ad un tipo medio. Per poter eguagliare un fenomeno all’altro, occorre spingere più oltre il paragone delle due curve, e vedere se veramente coincidono1.

6. Ciò è stato fatto in un caso particolare. Se si misura molte volte una stessa quantità, si hanno misure diverse; e gli scostamenti dalla vera misura si possono dire errori. Il numero di tali errori dà una curva che dicesi curva degli errori, e che ha forma analoga a quella della fig. 52. L’osservazione poi ci fa conoscere che tale curva è eguale a quella che otterrebbesi considerando le estrazioni da un’urna.

7. Veramente tale risultamento non è tutto schietto, e vi è un poco una petizione di principio. In realtà, non accade sempre che la curva degli errori abbia la forma indicata. In tal caso si dice che la deviazione ha origine da «errori costanti»; si eliminano, e si ricade sulla curva indicata. Con


  1. Per lo stesso quesito, considerato sotto altro aspetto, vedasi Bertrand, Calcul des probabilités, § 149, 150.