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[§ 88-90] | l’equilibrio economico | 357 |
operai ricavano maggiore utile di quello che avranno ad operazione compiuta, perchè le loro entrate sono aumentate, mentre le spese per consumi non sono ancora aumentate in proporzione. Coloro che hanno entrate fisse sono meno danneggiati, mentre dura il movimento che quando sarà compiuto.
89. Inoltre il movimento non può mai essere generale. Se crescono i salari, e anche i prezzi dei prodotti in un ramo della produzione, poco o nulla mutano i prezzi degli altri rami della produzione; e non è che dopo un aumento successivo di salari in molti rami della produzione, che si osservano gli aumenti di prezzi corrispondenti ad un aumento generale di salari; onde quando si vede l’effetto spesso si è dimenticata la causa.
90. La traduzione soggettiva di quei fenomeni è notevole. L’uomo è spinto ad operare più dalle sensazioni del presente che dalle previsioni dell’avvenire, e maggiormente anche dai fatti che operano direttamente su di lui che da quelli che operano solo indirettamente; quindi, nel caso ora considerato, gli operai saranno maggiormente spinti a chiedere un aumento di salario di quello che sarebbero ove sentissero gli effetti di un aumento generale di salari; e similmente gli imprenditori saranno maggiormente spinti a resistere agli operai. In quanto a coloro che hanno entrate fisse, e che devono, in conclusione, fare le spese della contesa tra operai e imprenditori, dimostrano minore buon senso delle pecore che, spinte al macello, resistono, colpite dall’odore del sangue; essi si figurano che gli scioperi sono diretti contro i «capitalisti», che non sanno nemmeno distinguere dagli imprenditori, e non intendono che in ultima analisi, gli scioperi colpiscono coloro che hanno entrate fisse e crediti, molto più che imprenditori e capitalisti.