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[§ 77-79] | l’equilibrio economico | 3513 |
nelle nostre società, la merce-moneta è l’oro, di cui il consumo è pochissimo in paragone degli altri consumi? Si capisce malamente come tutti i prezzi debbano essere regolati precisamente e rigorosamente dal consumo dell’oro per casse di orologi, gioielli, ecc. La corrispondenza tra un fenomeno e l’altro non può essere perfetta.
78. Occorre notare che qui esciamo dal campo dell’economia pura per entrare in quello dell’economia applicata. Similmente la meccanica razionale c’insegna che due forze eguali e direttamente contrarie si fanno sempre equilibrio, qualunque ne sia l’intensità; ma la meccanica applicata ci dice che, se tra quelle forze è interposto un corpo solido, è necessario inoltre tenere conto della resistenza dei materiali.
79. Supponiamo che, ogni altra circostanza rimanendo eguale, tutti i prezzi crescano del 10%; perchè sussistesse l’eguaglianza delle ofelimità ponderate, la quale assicura l’equilibrio, sarebbe necessario che crescesse la quantità d’oro che si può consumare; ed è perchè quella quantità non può crescere, che i prezzi dovrebbero tornare a ciò che erano prima. Ma qui giova osservare i fatti seguenti: 1.° l’eguaglianza delle ofelimità ponderate si stabilisce approssimativamente per le merci di uso esteso e giornaliero, meno bene per le merci di uso ristretto e che si comprano solo ogni tanto. Quindi, in realtà, per l’ofelimità dell’oro vi è un certo margine nell’eguaglianza che deve avere colle altre. 2.° Se tutti i prezzi aumentano, l’estrazione dell’oro dalle miniere dovrebbe diventare meno vantaggiosa, e quindi scemare. Ma quell’estrazione è tanto che aleatoria, che è regolata da ben diverse considerazioni; e, dentro certi limiti, poco o nessun